Didattica della comunicazione e dell'educazione alla famiglia
presso l'Università La Sapienza di Roma
L'idea unificante le documentazioni di "carte di famiglia", curate dalla Cattedra di Pedagogia generale dalla Sapienza Università di Roma (Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione) nel quadro dell'obiettivo comune dei partner nel progetto-pilota “Comunicare la famiglia e educare alla famiglia”, si può sintetizzare nei seguenti termini.
La complessità del concetto di documentazione e comunicazione archivistica odierne si accresce e si alimenta vieppiù se entrano in gioco motivi e obiettivi educativi che – come nel nostro caso – rendono egualmente funzionali al progetto, sia il documento d'archivio, sia il documento del processo formativo che al documento d’archivio si collega, direttamente e/o indirettamente.
Documentum – come è noto – deriva dal verbo doceo: ragione per cui, tra la costruzione (formazione) di dossier di documenti d'archivio e la formazione (costruzione) della personalità coinvolte non c'è soluzione di continuità. Così come non c'è tra il “comunicare la famiglia” e l’ “educare alla famiglia", tra le "carte d'archivio" in quanto tali e la funzione formativa che ne risulta.
Di qui l’adozione, per comunicare la famiglia ed educare alla famiglia mediante carte di famiglia, di un modello dialogico-didattico che si fonda sui seguenti concetti cardine.
Le “carte di famiglia” che costituiscono l'archivio personale e familiare di ciascuno studente, liberamente coinvolto nel problema del comunicare la famiglia ed educare alla famiglia mediante carte di famiglia, sono in qualche modo disciplinabili in un discorso originale che realizzi negli stessi studenti la crescita di interesse verso il tema della famiglia.
La tematica familiare compare in svariate e numerose forme nell'esperienza universitaria di ciascuno studente di Pedagogia generale (della Sapienza), che è tenuto sempre (nessuno escluso) a raccontare per iscritto, come parte integrante del curriculum studiorum, le proprie esperienze culturali in famiglia, nella scuola, nell'università, in attività lavorative.
La costruzione di un dossier individuale (tipo “portfolio”) di proprie, non confondibili, irripetibili “carte di famiglia", deve legarsi al percorso universitario di ciascuno studente interessato.
Il comunicare la famiglia e l'educare alla famiglia passa attraverso un'esperienza critica personale, di tipo storiografico-archivistica, tale di produrre dossier familiari propri, archiviabili, comunicabili, divulgabili.
Con la conseguenza che, se da un lato ci sono le specifiche carte di famiglia all'interno dell'Archivio delle Carte di famiglia Siciliani de Cumis (Labriola, Gramsci, Makarenko, Yunus, Joan Anton Cumis, Luigi Siciliani, Vincenzo Colosimo ecc.), dall'altro, l'obiettivo educativo del progetto-pilota impone di non ignorare, anzi di valorizzare, le "carte di famiglia" dei destinatari del processo comunicativo ed educativo, cioè gli studenti, con i loro “archivi di famiglia”.
Di qui la ragione della presentazione, da parte di ciascun autore dei dossier, di un proprio "curriculum", del proprio lavoro di laurea, della spiegazione del perché delle proprie scelte documentative, dell’illustrazione del proprio punto di vista comunicativo e educativo, delle proprie motivazioni a partecipare al progetto-pilota, nel quadro del proprio progetto pedagogico di massima.
[nsdc]
Dossier di Franca Mafroncelli
Pinocchio e il Professore
Pinocchio e il Professore rappresenta il risultato, sia pure parziale e da continuare, di ricerche effettuate, nel corso di vari anni, da Franca Manfroncelli e riguardanti una possibile bibliografia su Antonio Labriola.
Certo, la bibliografia è abbozzata, presenta delle lacune - come ben indicato con evidenziazioni colorate, ma il pregio di questo lavoro è quello di mostrare come sia possibile – oggi – effettuare una ricerca bibliografica esclusivamente online.
Il lavoro comprende un capitolo sulle dimensioni pedagogiche della bibliografia; un altro su Antonio Labriola e la sua Università. Inoltre è arricchito da un’appendice di disegni, che ripropongono il percorso effettuato da Franca Manfroncelli nella sua vita e da un altro capitolo che ripropone le lettere che sono intercorse tra Franca e il Professore durante lo svolgimento di questo lavoro.
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Dossier di Sara Silvestri
Labriola, la Russia e la laurea a doppio titolo in Italia e in Russia
La famiglia delle “Carte di famiglia” di Sara Silvestri si “internazionalizza” e, per farlo, adopera diversi registri linguistici. Riguarda sì, la “Famiglia” delle “Carte” messe assieme per documentare, da un preciso punto d’osservazione, la “laurea a doppio titolo”, valida in Italia come in Russia. Ma riguarda soprattutto Sara Silvestri e il duplice percorso culturale che sta realizzando alla Sapienza Università di Roma, occupandosi insieme di mass media, di cinema in specie, e di scienze dell’educazione e della formazione. Il “suo” Labriola e la Russia, in fondo, da entrambi i punti di vista, è un ottimo ascendente. Non sosteneva Labriola che la “storia” dovesse essere resa “visibile” e dunque visivamente illustrata?
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Dossier di Arianna Gualillo
Diario di diari
Le “Carte di famiglia” come “diario”. Meglio, come “diario di diari”…
Arianna Gualillo si è laureata una prima volta in pedagogia (Scienze dell’educazione e della formazione, Sapienza Università di Roma), con un elaborato scritto che era proprio un diario: un originale diario per l’anno scolastico prossimo venturo, che si avvaleva di scritture d’infanzia e di carte (disegni e parole) di familiari. Indimenticabili alcune pagine, anche drammatiche, del suo stesso diario personale, contestualizzato dalle espressioni letterarie di bambini delle elementari…
Si ri-laurea ora nella Magistrale, sugli stessi temi. Sul tema della laurea a doppio titolo, ha tenuto un diario. Ne rende conto alle pagine seguenti.
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Dossier Marzia Castiglione
Piccologenio.it è un portale che propone articoli, racconti, recensioni, argomenti di disabilità e problematiche sociali che potete commentare.
L’idea di aprire questo sito internet è venuta ad una ragazza nata nel 1981 che ha passato molto tempo a scrivere, leggere, girare cinema, teatri e mostre della sua città. La ragazza in questione presenta un problema nel camminare e nel parlare; è per questo motivo che nel sito viene trattato anche il tema delle dell’handicap. Nel sito potrete trovare articoli di psicologia, pedagogia e di bioetica scritti da illustri professori esperti in tali materie, nonché post che trattano argomenti su problematiche sociali di grande attualità.
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Dossier di Elisa Bellucci
“Carte di famiglia” come documento in progress di intrecci formativi intergenerazionali. Da Antonio Labriola a Lev Tolstoj. Da madre a figlia. Da Labriola a Gramsci, al Corso di laurea di Scienze dell’Educazione e della formazione, a quello di Pedagogia e scienze dell’educazione e della formazione (Sapienza Università di Roma). Alle spalle la formazione universitaria di una madre (Facoltà di magistero della medesima Università romana).
Il Dossier di Elisa Bellucci accoglie e media testi solo in apparenza distanti nello spazio e nel tempo. Imposta invece un discorso e segue un corso di pensieri di ricerca e di azioni didattiche intrinsecamente coerenti. Tra documentazioni d’archivio di prima mano, processi educativi tutt’altro che conclusi. Dimensioni formative, comunicative e divulgative ricche di prospettiva.
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Dossier di Daniela Vittori
Luigi Siciliani
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Dossier di Michela Chiara Borghese
Gli amici capresi di Gor’kij
Dal punto di vista del Progetto-pilota degli archivi di famiglia e delle carte selezionate e messe in circolazione nei portali di Sondrio e Roma, la proposta di Michela Chiara Borghese presenta un dossier con caratteristiche uniche nel suo genere. Caratteristiche originali, intanto, quanto alla documentazione specifica, giacché essa integra e allarga, nella prospettiva biografica, le informazioni sulla vita quotidiana di Gor'kij a Capri, gettando luce sulla gentilezza, la generosità, l'amicizia dello scrittore nei confronti di alcune figure capresi a vari livelli sociali: dal professore di italiano agli artigiani (il sarto, il calzolaio, il giardiniere), ai contadini, ai pescatori. Tale documentazione disegna inoltre, in qualche modo, un contesto culturale ed umano dell’ambiente caprese del tempo, in cui la singolarità del personaggio, amplificata e potenziata dalla fama che l’accompagnava, si intrecciava con la semplicità esistenziale di quanti con lui avevano motivo di frequentazione.
In secondo luogo, le carte di famiglia rintracciate con pazienza e bravura, dunque assemblate a disegno, da Borghese, esercitano, prolungano ed approfondiscono la sua stessa dimensione familiare, tra comunicazione, formazione e autoeducazione; ne evidenziano, con garbata allusione, il suo orientamento culturale ed educativo, sì da restituire la matrice esistenziale di un apprendistato scientifico e didattico universitario, costruito a suo modo tra fantasie semiologiche, sociologiche, pedagogiche, filosofiche.
In terzo luogo, è la familiarità di Borghese con il volto proprio e nuovo della sua vita di pianista concertista professionista internazionalmente apprezzata, a far sì che dalla filigrana degli attuali manoscritti e foto di famiglia affiorino in certo modo l’entusiasmo che ella profonde nella sua attività di insegnante di musica, le partiture del suo repertorio di pianista, i dialoghi con lo strumento e con la partner del suo duo pianistico, il DuoKeira [nsdc]
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Dossier di Ilenia Cacciotti
Il rapporto Montessori-Mussolini tra pubblico e privato
Le "carte di famiglia" di Ilenia Cacciotti, tra privato e pubblico, restituiscono per la prima volta in una forma archivisticamente e scientificamente persuasiva, i termini del rapporto scarsamente noto, ma effettivo (nella sua consistente inconsistenza), tra Maria Montessori e Benito Mussolini.
All'origine, in qualche modo, qual che resta del maestro elementare Mussolini, figlio di una celebre maestra elementare, diventato il Duce del fascismo. Alla fine, in primo piano, la presenza non irrilevate di Mario Montessori, il figlio di Maria...
Quindi, al centro della tesi di laurea Magistrale di Ciccotti in Pedagogia generale (Corso di laurea in Pedagogia e scienze dell'educazione e della formazione, Sapienza Università di Roma), un "duello" di mentalità, di valori, di concezioni del mondo... Da un lato una "strumentalizzazione" del "fiore all'occhiello" Montessori, e la posizione "maschia" di Mussolini, nella direzione di uno stato totalitario di guerra; da un altro lato, la posizione "cosmica" di Maria Montessori, educatrice a 360 gradi, pacifista e femminista, nonché internazionalista convinta.
In fondo, niente altro che una strumentalizzazione reciproca ("Io mi servo di te, tu serviti pure di me... però andiamo ognuno per la nostra strada"). Tuttavia un pezzo di strada fatto insieme. Una lunga strada di ulteriori ricerche. Una "drammaturgia storiografica", che attraversa brillantemente, nelle "Carte di famiglia" di Ilenia Ciccotti, la multimedialità del racconto biografico. E non solo. [nsdc]
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