ISSREC Sondrio
L’Istituto Sondriese per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea (già Istituto sondriese per la storia del movimento di liberazione, dal 1984 al 1998) venne fondato nel 1984 da un gruppo di studiosi valtellinesi ed ex partigiani, con il compito statutario di “favorire lo studio del Movimento di Liberazione nella città e nella provincia di Sondrio, mediante la ricerca, la raccolta, la conservazione e la classificazione di ogni genere di documentazione, la pubblicazione di studi, l’organizzazione di convegni, manifestazioni, mostre e tutte quelle iniziative che intendono raggiungere i sopra indicati fini”.
L’ISSREC è associato all’INSMLI (Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia “Ferruccio Parri"); pubblica un quaderno annuale e collabora con le Istituzioni per le celebrazioni delle festività civili quali “Il Giorno della Memoria”, “Il Giorno del Ricordo”, il 25 Aprile, il 2 Giugno, il 4 Novembre.
Organizza corsi di aggiornamento per docenti di storia, laboratori per gli studenti, mostre e convegni su temi legati alla storia del ‘900 e dell’Educazione alla Cittadinanza attiva.
Offre consulenze per la stesura di tesi per gli Esami di maturità e di Laurea.
Visita il sito web dell'Istituto
L'Archivio dell'Istituto Sondriese per la storia della Resistenza e dell'Età contemporanea è costituito da dodici fondi parzialmente ordinati e descritti e da una decina di faldoni recentemente versati dall'Anpi provinciale, ancora completamente da ordinare.
Alcuni di questi fondi, prevalentemente costituiti da documenti originali, sono stati donati da ex partigiani locali, sia dell'Alta valle (Cesare Marelli, Teresio Gola, Mario Torti, Franco Zappa), che della Bassa valle (Pietro Porchera, Alfonso Vinci, Cln di Morbegno), oltre ai Piccoli fondi Sondrio, utili per la ricostruzione della Resistenza in Provincia di Sondrio. Altri fondi sono costituiti per lo più da documenti fotocopiati fuori provincia, ad esempio il fondo Brigate Garibaldi dell'Istituto Gramsci di Roma e il fondo Guardia Nazionale Repubblicana, contenente fotocopie di documenti conservati presso l'archivio della Fondazione Micheletti di Brescia.
Esiste inoltre un archivio fotografico (età fascista, resistenza, liberazione e primo dopoguerra) composto da centinaia di fotografie donate da privati o dall'Anpi provinciale.
Parte del materiale è tuttora in corso di ordinamento.
Recentemente si è aggiunta la documentazione relativa a circa 900 militari e pochi civili internati in campi di concentramento nazisti dopo l’8 settembre 1943, ricca di materiale memorialistico (lettere, diari, fogli matricolari). Inoltre è in fase di costruzione un archivio della memoria, contenente materiale grigio prodotto da ex-partigiani che hanno deciso di scrivere la loro storia, da lettere e diari, interviste e testimonianze.
Nel marzo 2011 è stato acquisito in comodato d’uso l’archivio di Giulio Spini (partigiano della 40/a Matteotti e poi ufficiale della Prima Divisione Garibaldi della Lombardia, politico di spicco della DC nel dopoguerra, amministratore, storico), ora in corso di sistemazione.
La consultazione per il pubblico è possibile limitatamente ai fondi già ordinati e descritti.
La Biblioteca dell'Istituto sondriese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea è costituita da circa 5.000 volumi tra monografie e seriali (le pubblicazioni degli Istituti storici della Resistenza appartenenti alla rete INSMLI), quasi completamente catalogati su supporto informatico (Iride).
Recentemente c’è stato il versamento di una serie di volumi pubblicati durante il Ventennio, interessanti per la ricostruzione del pensiero, della mentalità e del punto di vista fascista (ad es. Da Cesare a Mussolini. Storia dell’Itala gente).
Inoltre è presente la raccolta di “Rinascita” dal 1975 al 1999 e una miscellanea di giornali ("Corriere della Sera", ormai fascistizzato, "Il Popolo d’Italia", "Il Regime fascista", "L’Avvenire", "L’Osservatore Romano") che va dal 1938 al 1949 (donazione Nazzaro Conca).
Tutti i volumi della biblioteca sono disponibili per la consultazione e il prestito.
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