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Emigrazione e famiglia, "cuore" del cinema di Gianni Amelio

a cura di Nicola Siciliani de Cumis


  • Com'è noto, le problematiche familiari assieme a quelle relative all'emigrazione, sono il "cuore" del cinema di Gianni Amelio. Un regista, nato a San Pietro a Magisano (CZ), ma di grande importanza nella storia del cinema italiano e internazionale.
    Un cinema, quello di Amelio, che si nutre delle sue prime esperienze di bambino tra i monti della Presila Catanzarese; e che cresce in virtù del tema della famiglia, nelle sue componenti umane e relazionali più elementari: a partire dai rapporti padre/figlio-figlio/padre, segnati drammaticamente dall'emigrazione... Essenziali d'altra parte: le figure della madre, della nonna, dei fratelli, degli zii, della cognata, degli altri parenti più o meno stretti.
    Non a caso, l'ultimo film di Amelio, Il primo uomo (presentato e premiato a Toronto, attualmente nelle sale italiane, in uscita in Francia e in altri paesi in autunno) è stato, sì, girato in Algeria, ma è stato "vissuto" assai prima in Calabria, nella Comunità Montana della Presila Catanzarese... A due passi da Petronà... Non lontano (tra l'altro) da Roma, da Asti, da Sondrio, se badiamo alle dimensioni nazionali del fenomeno emigrazione e alla universalità della "forma" famiglia nei suoi aspetti istituzionali, comunicativi, educativi, storiografici, archivistici.

    Laboratorio Amelio [pdf, 6,64 MB]
    Numero speciale di "Comunità domani. Periodico bimestrale della Comunità Montana della Presila Catanzarese", a. 3, n. 1 (gen-giu 2003)

    2012-2014 Carte di Famiglia