Andrea Credaro
Andrea Credaro nacque a Sondrio nel 1831.
Sposò Maria Baldini e dal matrimonio nacquero sette figli, tra cui il terzo, Luigi, sarà Ministro della Pubblica Istruzione dal 1910 al 1914. Gli altri erano Maria, Teresa, Giuseppa, Antonio, Margherita e Stefano, penultimo nato e padre di Bruno, futuro Provveditore agli Studi della provincia di Sondrio.
Semplice agricoltore, possedeva e coltivava vigne e alberi da frutto, ma era in possesso di singolari competenze come innestatore. Allevava per questo anche piante selvatiche che selezionava per preparare le basi dei suoi innesti.
Dal censimento del 1871 si apprende che “sapeva leggere e scrivere”. Poté quindi annotare in forma di diario per un certo numero di anni le operazioni di innesto che svolgeva, in un primo tempo soprattutto sulle viti e successivamente anche su meli, peri e peschi.
“La capacità [di Andrea] di eseguire innesti ci appare come un valore aggiunto che permetteva a un contadino di estendere le sue relazioni molto al di fuori della sua piccola comunità, su un territorio più ampio in cui incontrava occasioni di fare esperienze e di conoscere uomini che svolgevano ruoli di prestigio sociale con interessi per l’agricoltura. Nell’elenco dei committenti troviamo diversi nomi di uomini che ora definiamo “illustri” per i loro apporti alla cultura o alla politica locale e nazionale: politici, amministratori di istituzioni politiche, professionisti, sacerdoti […]”. (A. Pirola).
Nel 1871 partecipò alla “Esposizione artistica industriale ed agricola” indetta dall’Accademia Raffaello a Urbino, dove conseguì il brevetto di premio e la medaglia “per l’amore che porta all’industria” come recita il comunicato ufficiale di trasmissione del riconoscimento.
Nel settembre 1884 fu a Torino, a un’esposizione di prodotti agricoli, per la quale inviò materiale dimostrativo di innesti di viti di venti qualità di uva e di alcune pesche. Da rilevare che questa partecipazione avvenne in collegamento con funzionari provinciali e alcuni maggiorenti locali (Romualdo Bonfadini, Paride Fanchi, Antonio Longoni, Bernardo detto Dino Torelli).
Nel 1878 fu nominato dal Prefetto di Sondrio membro della Commissione ampelografica provinciale per il controllo delle viti americane esistenti tra le coltivazioni e l’individuazione tra di esse di quelle resistenti alla fillossera che all’epoca affliggeva la viticoltura valtellinese.
Morì nel 1888.
[ncp]
Approfondimenti e aggiornamenti biografici
I taccuini di Andrea Credaro